Franco Salghetti-Drioli è stato direttore editoriale del Libro del Mondo dal 1965 al 1977, gli anni d’oro per vendite di questa fortunata collana.
Salghetti ha curato tutte le edizioni che si sono succedute fino al ’77, dopo la prima uscita con copyright 1964 curata da Padre Armando Guidetti.
La Field Enterprises Educational Corporation di Chicago, casa madre del Libro del Mondo ed editrice di “Childcraft, the How and Why Library” da cui I Quindici sono stati tratti, era una casa editrice seria e, coerentemente, una volta pubblicati I Quindici, volle avere un giudizio competente e imparziale sul lavoro fatto nella prima edizione.
Fu così istituito un comitato di consulenza di grandissima autorità diretto dal noto pedagogista Prof. Aldo Visalberghi e di cui fecero parte Gianni Rodari, Mario Lodi, Maria Corda Costa, Lydia Tornatore.
Nel frattempo la redazione che aveva lavorato con P. Guidetti era stata sciolta e Salghetti, che proveniva dalla redazione della rivista “Sapere”, era stato assunto per curare la collana che prevedeva continui aggiornamenti. Il comitato, pur approvando l’”impianto” dell’opera nel suo insieme, la giudicò, in diverse parti, troppo americana per il pubblico italiano e puntò il dito anche su scelte di contenuto che, secondo parere unanime, rispecchiavano criteri pedagogici superati e banalizzanti.
Salghetti partecipò a quella riunione e fui incaricato dai responsabili della Field Enterprises della revisione dei libri seguendo le raccomandazioni emerse. Passò a Chicago due mesi nella redazione di Childcraft ed ebbe modo di approfondire la “filosofia” della casa editrice americana. L’operazione, era organizzata in modo arcimultinazionale e completamente folle: la sede del Libro del Mondo era a Roma, la redazione a Milano, la composizione a Zurigo, il fotolito a Vienna e la stampa a Kingsport nel Tennessee… Nel 1967 uscì l’edizione rinnovata grazie al lavoro di una redazione pure rinnovata. I testi furono rivisti meticolosamente e spesso sostituiti, molte illustrazioni, realizzate ad hoc, diluirono l’aspetto eccessivamente americano della prima edizione. Il comitato approvò esprimendo giudizi lusinghieri. Nel corso degli anni successivi alcuni volumi furono sostituiti e proseguì l’opera di aggiornamento sotto la direzione editoriale di Salghetti.